Il lago d'Orta e le sue perle

Un viaggio tra le bellezze di questo splendido lago, incastonato tra le montagne e regno della cucina gourmet.

Vieni a scoprire i luoghi migliori da non perdere.


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Vero e proprio ombelico del lago d’Orta è l’Isola di San Giulio, importante sede ducale ai tempi dei longobardi e oggi silenziosamente abitata da monache di clausura. Da qui si apre un panorama stupendo sulle sponde circostanti, un vero e proprio abbraccio su tutto il territorio, mentre all’interno della chiesa importanti reperti documentano la stratificazione storica dell’isola, riportandoci fino ai giorni in cui San Giulio (morto nel 390 d.C.), come vuole la leggenda, sbarcò sull’isola scacciando i draghi e fondando la sua centesima chiesa. Il castello dell’isola, oggi trasformato in convento, fu fino al 1767 il simbolo della Riviera di San Giulio, vero e proprio piccolo stato alle dipendenze del vescovo di Novara. Da sempre quindi importante centro politico del territorio, l’isola affrontò nei secoli vari eventi bellici, come nel 962, quando l’imperatore Ottone I assediò l’isola in cui si asserragliava la regina Willa – moglie di Berengario – fuggita con molti tesori provenienti dalla corte di Pavia. Tutto il Lago d’Orta è disseminato di meraviglie storiche e artistiche completamente immerse in una natura forte e rigogliosa. Sulla sponda occidentale del Lago la chiesa di Luzzara, tra Gozzano e San Maurizio d’Opaglio, presenta affreschi cinquecenteschi sia sulla facciata che nell’interno. Più avanti, nel comune di Pella, la frazione di Ronco resiste a ogni ipotesi di urbanizzazione con le sue case arroccate l’una sull’altra, digradanti verso il lago esattamente come dovevano apparire secoli fa.
Non va dimenticata, sulla sponda orientale, la torre del Buccione che ancora oggi sorge sulla sommità di una collina (riserva naturale) dove per secoli le sentinelle si sono alternate negli avvistamenti  e nella difesa del feudo della Riviera di San Giulio. Infine è da segnalare Omegna, polo industriale del lago, con il suo centro storico tagliato dal torrente Nigoglia (famoso per il suo scorrere, bizzarro, dal lago verso le montagne) citato anche da Gianni Rodari – che qui nacque – e percorso da una romantica passerella, capace di mettere in mostra il meglio del centro urbano.

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